Dazi: UE e Stati Uniti si accordano per la sospensione

Oggi l’annuncio congiunto

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno concordato oggi la sospensione reciproca per quattro mesi delle tariffe aggiuntive relative alla controversia Boeing-Airbus. La sospensione coprirà tutte le tariffe sia sugli aeromobili che sui prodotti non aerei e diventerà effettiva non appena saranno completate le procedure interne da entrambe le parti. Ciò consentirà all’UE e agli Stati Uniti di concentrare gli sforzi verso la risoluzione di queste controversie di lunga durata in seno all’Wto.

«Questo è un passo avanti significativo – dichiara il vicepresidente della Commissione europea per il commercio Valdis Dombrovskis – che segna una svolta nel rapporto con il nostro partner più grande ed economicamente più importante. La rimozione di queste tariffe è vantaggiosa per entrambe le parti, in un momento in cui la pandemia sta danneggiando i nostri lavoratori e le nostre economie».

Grande soddisfazione per l’accordo da parte di Confagricoltura. «L’annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen – dice il presidente Massimiliano Giansanti – è di estrema importanza e va nella direzione da noi auspicata e caldeggiata a livello europeo».

I dazi aggiuntivi Usa sulle importazioni agroalimentari dalla UE sono in vigore dall’ottobre 2019 per un controvalore di poco inferiore a 7 miliardi di euro. Per quanto riguarda il Made in Italy del settore, si tratta di circa 500 milioni di euro. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco fuori dalla UE per i prodotti agroalimentari italiani, con un fatturato annuale che sfiora 5 miliardi di euro.

Soddisfazione anche da parte di EFOW, la Federazione Europea dei Vini a Denominazione di Origine. «Possiamo solo lodare il lavoro e la dedizione della Commissione europea – dichiara Bernard Farges presidente di EFWO – nel cercare una moratoria di queste tariffe di ritorsione. Ci auguriamo vivamente che si trovi rapidamente una soluzione per porre definitivamente fine alla controversia e all’imposizione di queste tariffe punitive».

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